Alcune testimonianze sull’incontro del Gruppo Giovani Uildm, che quest’anno si è tenuto a Bologna.
Alla fine dello scorso mese di marzo ho avuto il piacere di partecipare, per la prima volta, a un incontro del Gruppo Giovani Uildm, che quest’anno si è tenuto a Bologna.
Sono stati due giorni splendidi, costituiti da condivisione, scambi di esperienze e momenti utili per ampliare il proprio bagaglio culturale e le proprie conoscenze, oltre che per instaurare nuovi legami e per consolidarne altri. Inoltre è stato bello visitare il capoluogo emiliano tutti insieme in un gruppo compatto e numeroso, in modo tale da non essere più considerati dai passanti come la solita “comunità marginale”, bensì essere lì presenti, in quel momento, come parte di qualcosa di più grande!
All’inizio dei lavori, durante il suo saluto in remoto, il presidente nazionale della Uildm Marco Rasconi ha ricordato che il Gruppo Giovani deve crescere e attrarre sempre più ragazzi, quindi è molto importante riunirci, scendere nelle strade e farci vedere, per uscire dall’invisibilità di tutti i giorni diventando come delle specie di “trappole”, in grado di catturare l’attenzione delle altre persone.
Nei vari momenti dell’incontro bolognese abbiamo parlato di molti temi importanti: dalla Vita Indipendente all’accessibilità che viviamo nelle nostre città, dalla condivisione di esperienze ai modi in cui poter agevolare i nostri viaggi con i vari mezzi di trasporto (l’aereo, purtroppo, rimane ancora un grande scoglio). Oltre a queste tematiche, sono stati esposti anche progetti creati dalle diverse sezioni italiane a livello locale, da cui sicuramente sarebbe utile prendere degli spunti per replicarli anche in altre parti del paese. Un esempio che mi ha molto colpito è stato quello realizzato dalla Uildm di Bergamo nel 2020, intitolato “Palestre di autonomia” e compreso all’interno del macroprogetto “Nel Mentre” (<https://bergamo.uildm.org/nel-mentre>), finanziato per la maggior parte dalla Regione Lombardia. Il titolo dell’iniziativa, “Nel Mentre” appunto, vuole essere una spinta a imparare a svolgere in autonomia il più gran numero di attività possibili (soprattutto quelle quotidiane) prima che si presenti il (temuto) “Dopo di noi”.
Oltre a trattare questi temi così corposi, ci sono stati anche tanti momenti spontanei e più informali, basti pensare alla “scarrozzata” in giro per il centro di Bologna che si è rivelata veramente una simpatica esperienza: nel vedere così tante carrozzine tutte insieme, numerosi passanti restavano sbalorditi, incuriositi o addirittura quasi increduli. Invece, a proposito di quanto ci sia ancora da fare riguardo all’abbattimento delle barriere fisiche e culturali, mi ha lasciato molto perplesso l’atteggiamento dell’addetto al parcheggio sotterraneo di Bologna che, osservando l’arrivo dei numerosi pulmini attrezzati delle varie sezioni, ha ritenuto che fossimo davvero in tanti ed era preoccupato della presenza in loco di un solo ascensore.
Comunque spero che questo sia solo l’inizio e quindi di riuscire a partecipare in futuro ad altre occasioni simili e… a vincere tante battaglie insieme!
Alessandro Rosa
Questo interessante incontro bolognese è incominciato fin da subito, quando, dopo essere arrivati e aver cenato tutti insieme, abbiamo trascorso la serata presentandoci, conoscendoci meglio e scegliendo gli argomenti da affrontare nella riunione collettiva del mattino seguente.
Per la Uildm torinese hanno partecipato alla riunione Xenia Ciugai, Elisa Costantino, Andrea Parrotta, Alessandro Rosa e il sottoscritto. I principali temi trattati sono stati i progetti di Vita Indipendente, le barriere architettoniche nei territori e sui mezzi pubblici, i treni e i trasporti aerei.
Riguardo alla Vita Indipendente si è aperto un proficuo confronto sulla sua importanza e sul fatto che non sempre sia possibile ottenerla. A ciò si è aggiunta anche la tematica relativa all’incompleta accessibilità dei trasporti pubblici, che talvolta viene pure accentuata da questioni con i singoli autisti dei mezzi oppure dalla carenza di posti a disposizione.
Avendo poi il pomeriggio libero, ne abbiamo approfittato per visitare il suggestivo centro di Bologna dove, in un locale, abbiamo organizzato un simpatico aperitivo tutti insieme.
In queste due intense giornate abbiamo deciso di programmare future occasioni di confronto, cercando di essere più coesi a livello nazionale e mettendo a fuoco altre importanti problematiche. Ciò ci permetterà di sviluppare delle azioni concrete sul territorio, nell’intento di ottenere dei risultati grazie alla realizzazione di progetti in cui si potrà anche ricorrere alla collaborazione e al supporto degli enti pubblici.
Personalmente penso che uscire di più e soprattutto stare in mezzo alla gente, rappresenterebbe già un ottimo traguardo, mentre altri componenti del Gruppo Giovani hanno necessità diverse, come ad esempio chi studia vorrebbe conseguire una totale indipendenza mediante l’aiuto di un assistente personale, oppure chi lavora desidererebbe usufruire di servizi pubblici maggiormente efficaci per diventare più autonomo nel tragitto verso il suo posto di lavoro.
Sebastiano Ceravolo
Grazie alla Uildm ho passato tre giorni bellissimi ed emozionanti con gli amici del Gruppo Giovani. Infatti, oltre a instaurare nuovi legami con persone davvero splendide, ci siamo confrontati sulle esperienze di vita soggettive e scambiati testimonianze arricchenti, che hanno ampliato le singole conoscenze e favorito la crescita del nostro bagaglio culturale. Personalmente il momento più entusiasmante è stato raggiunto quando siamo andati a visitare Bologna tutti insieme, compiendo la cosiddetta “scarrozzata” in giro per il centro: è stato davvero il top!
Xenia Ciugai
Dopo due anni di pandemia, l’incontro in presenza a Bologna del Gruppo Giovani Uildm è stato ribattezzato “Rivedersi, Ripartire”, e nel corso di esso si sono toccate varie tematiche inerenti la disabilità, con particolare riferimento alla distrofia muscolare.
Tenendo anche in considerazione le susseguenti Manifestazioni nazionali di Lignano, si è parlato della consapevolezza e degli obiettivi di vita quotidiana dei giovani miodistrofici. A questo proposito si è discusso sulla Vita Indipendente e sulle relative problematiche, soffermandosi sull’importante questione della sessualità nella disabilità e sulle difficoltà ad essa connesse. Inoltre sono anche stati presentati dei reali progetti di Vita Indipendente e si sono ancora trattati argomenti come l’accessibilità di luoghi e mezzi pubblici e degli ausili che ne rendono possibile l’accesso.
In conclusione è stato un incontro interessante, soprattutto perché sono emerse opinioni differenti sulla disabilità, che si auspica siano motivo di riflessione per il presente e per il futuro.
Andrea Parrotta