A scuola di Inclusione

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Il contribuito della Uildm torinese con l’installazione di attrezzature ludiche inclusive nel cortile della scuola cittadina Pellico, di via Madama Cristina 102, nell’ambito del progetto della Uildm nazionale “A scuola di Inclusione: giocando si impara”

Quando nel mese di novembre 2020 l’ex presidente della Sezione Giacinto Santagata e il nuovo presidente Enrica Rolle mi hanno proposto di diventare la referente del progetto della Uildm nazionale “A scuola di Inclusione: giocando si impara”, iniziato nel 2019 ma rallentato dalla pandemia, la proposta mi è parsa subito stimolante.

Inizialmente mi sono chiesta se sarei stata in grado di gestire un intero progetto in un momento così difficile [sì, ed è stata bravissima!, N.d.R.], ma poi ho accettato di buon grado, in primis per mettermi alla prova, ma soprattutto perché era un’iniziativa molto concreta che trattava un paio di argomenti a cui tengo particolarmente (e chi mi conosce lo sa): l’inclusione delle persone, in questo caso bambini, con disabilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

In Italia non esiste una normativa riguardante le attrezzature ludiche e quindi spesso, nei parchi pubblici, i bambini disabili faticano a trovare dei giochi adatti anche a loro e oltretutto talvolta, se ci sono, non riescono neanche a utilizzarli a causa delle barriere architettoniche ivi presenti.

Questo progetto, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla campagna di crowdfunding appoggiata da Intesa Sanpaolo, ha avuto come promotore la Direzione nazionale della Uildm con la collaborazione di parecchie sezioni italiane, e si è posta i seguenti obiettivi: attrezzare parchi e cortili pubblici con giostre inclusive, affinché tutti i bimbi, disabili e non, potessero giocare insieme e così ridurre le ineguaglianze, fornire un’educazione equa, rendere le città più accessibili e sicure per tutti.

La Uildm torinese ha contribuito a installare nel cortile della scuola cittadina Pellico, di via Madama Cristina 102, un carosello, due pannelli sensoriali e un tavolo inclusivo, per far sì che gli spazi dedicati al gioco si trasformassero anche in occasioni di allegria e di condivisione tra tutti gli alunni.

L’inaugurazione si è svolta il 3 settembre scorso, ed è stato un momento di grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto che, mi auguro, sarà soltanto il primo di una lunga serie. Invece la settimana seguente si è tenuto il concerto celebrativo del progetto, a cui ha preso parte la band dei Ladri di carrozzelle, che si è esibita all’Arena Manin davanti a tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione, ai soci della Sezione e agli spettatori occasionali (peccato solo per la pioggia…).

In conclusione, ci terrei a ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con me per la riuscita di questa interessante iniziativa: per la Uildm di Torino il presidente Enrica Rolle, il vicepresidente Antonella Benedicenti, il consigliere Giacinto Santagata, il segretario Gianni Minasso; per la scuola Pellico il preside Andrea Rastelli e tutte le insegnanti coinvolte; per il Comune di Torino l’assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica Antonietta Di Martino, la collaboratrice dell’assessora Di Martino Eleonora Pantò, l’architetto dell’Area Edilizia scolastica del Comune di Torino Luisa Barbi; per l’arena Manin Giorgio Guiot; per lo spettacolo con i Ladri di carrozzelle il dirigente scolastico della Muratori professor Oscar Eugenio Maroni, la dottoressa Rosaria Melgiovanni e di nuovo la collaboratrice dell’assessora Di Martino Eleonora Pantò.

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Margaret

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