CHI SIAMO
Grazie all’impegno e alla costanza di alcuni volontari che sono riusciti a coinvolgere più giovani possibile, affetti da malattie neuromuscolare, e allontanarli dal loro isolamento, nel marzo 1996, in seno alla Sezione Torinese dell’OdV U.I.L.D.M. nasce la squadra del Magic Torino che gareggia con alterne fortune nei Campionati Nazionali organizzati dalla FIPPS riuscendo anche a vincere l’edizione del 1997. In seguito alle nuove regole volute dalla Federazione, nel marzo 2005 si costituisce come Associazione Sportiva Dilettantistica. Così il Powerchair Hockey da semplice scelta sportiva è diventata, per molti di noi, una vera e propria scelta di vita.
La sede sociale è ospitata dall’ U.I.L.D.M. OdV (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) in via Cimabue n. 2 a Torino.
Descrizione Attività
La mission della nostra Associazione è orientata a sostenere il diritto ad esercitare un’attività sportiva anche da parte delle persone affette da gravi e gravissime patologie neuromuscolari. La scelta essenziale del Magic Torino - Uildm è quella di impegnarsi nella diffusione e sensibilizzazione della cultura dello sport da praticare anche nelle situazioni in cui ciò sembra impossibile o addirittura inutile. Condividano l’importanza della pratica sportiva come strumento per l’inclusione e per la diffusione di una cultura della disabilità che ponga al centro la persona e il suo diritto a una vita piena e indipendente. Lo sport è uno strumento di partecipazione e crescita personale perché è uno spazio in cui ciascuno può sentirsi accolto e valorizzato per le proprie caratteristiche e capacità. Siamo sempre più convinti che lo sport sia uno strumento potentissimo per costruire l’inclusione e a non cadere nel terribile circolo della depressione.
Lo sport educa ai valori autentici della vita, allena ad affrontare le difficoltà e fornisce gli strumenti per poterle risolvere, insegna a rialzarsi e riprendere la corsa. L’errore non è inteso come episodio negativo da evitare ma anzi, come nuova spinta per un miglioramento: sbagliare è progredire, la vita, come la competizione, procede per problemi ed errori ed è solo attraverso questi che è possibile arrivare a migliorare se stessi. Educare allo sport è educare alla lealtà, al fair play, al rispetto dell’altro, del gruppo, dell’arbitro e delle sue decisioni, dell’allenatore e dell’avversario. Il soggetto apprende in quanto attivo e partecipe. In tal senso lo sport diviene anche palestra di cittadinanza, promuovendo valori democratici di vita comune. Lo sport risulta dunque importante strumento di integrazione ed inclusione di tutte le persone a rischio di emarginazione, tra cui le persone con disabilità, facendo loro conoscere il proprio corpo in tutte le potenzialità, ponendolo in un’ottica positiva da valorizzare e far esprimere e non come ostacolo e impedimento; in tal senso rivoluziona il loro punto di vista, fornendo speranza e nuovi obiettivi. Lo sport assegna a ciascuno un ruolo, un compito preciso in un contesto collettivo, riuscendo così ad abbattere i muri che si creano all’esterno, perché nello sport si è tutti uguali. Inoltre li aiuta anche a superare la paura che hanno nell’affrontare i pregiudizi, evitando così il loro conseguente isolamento, aiutandoli al contrario ad allargare la propria cerchia di amici con benefici enormi sia dal punto di vista psicologico che ad avere un maggiore contatto e confronto con altre persone che presentano la stessa disabilità che altrimenti sarebbero difficilmente realizzabili.
La nostra squadra lotta sempre per arrivare al risultato finale. Sperando che sia positivo. ...e i buoni consigli portano lontano.
Per maggiori info http://www.magictorino.it/